venerdì 18 dicembre 2009

Fonti e rappresentazione artistica

Le arti figurative, grazie a quella immediatezza che è intrinseca al loro mezzo, rendono manifesto ciò che nei testi rimane a volte celato. L'intento di questa sezione è di mettere a confronto diverse prospettive sulle arti figurative, soffermandosi sulle rappresentazioni di stilemi tipo e sulle modalità di rendere visibili contenuti concettuali. Quali diversità e quali convergenze fra i vari linguaggi figurativi?

4 commenti:

  1. Cari Giovani Ricercatori,

    complimenti per il coraggio di intraprendere quest'impresa titanica e oserei dire anche sisifea (ma esiste questo aggettivo). Personalmente, ritengo che chiunque sia coinvolto in quest'impresa, sia un folle. Ma avete tutto il mio rispetto.

    Permettetemi però di fare una piccola osservazione sulla descrizione di questo panel. Ovvero, personalmente trovo che proprio le arti figurative non siano assolutamente immediate, ma che anzi necessitino di una esegesi maggiore di quella della letteratura. Basti pensare agli affreschi di Ajanta e al fatto che senza il lavoro di "spulcio" delle differenti versioni letterarie delle singole leggende rappresentate compiuto da Schlingloff, in molti casi le scene rappresentate sarebbero in qualche modo restate mute, nell'impossibilità di attribuzione a una storia specifica --o addirittura a una versione specifica di una data storia.

    Bene, ora che vi ho rotto un po' le balle, posso ritenermi soddisfatto.

    Il Vostro Abeppe la Milza Solitaria

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  2. hai perfettamente ragione.. e sull’immediatezza del mezzo si é giá aperta una lunga querelle... eppure sembra che a volte -nella pratica- un immagine renda evidenti mutamenti che il testo a cui si rifa lascia nell’ombra..
    ma vedremo il 10-12 giugno ..
    un bacio alla milza

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  3. Come accennato da Elena, "l'immediatezza del mezzo" ha lasciato perplesso anche Daniele (per l'apparente paradosso). Per quanto riguarda me, non condivido l'immediatezza dell'arte perche' ho poca immaginazione visuale e capisco molto meglio descrizioni di immagini rispetto alle immagini stesse. Tuttavia persone autorevoli (per es, Cristina Pecchia, cui chiedero' di intervenire se vorra') mi dicono che un'immagine e' per loro effettivamente utile nel comprendere un concetto di cui avevano prima a lungo letto.

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  4. Ricevo quanto segue da Micaela Latini (una mia amica che lavora a cavallo fra filosofia, letteratura e arte) e rimando, con sua autorizzazione:

    Secondo me occorre fare una distinzione: immediata una rappresentazione lo è per quel tanto che colpisce immediatamente i sensi (vedo la tela blu in un quadro di ###), non lo è per quel tanto che il significato necessita un secondo sguardo: il blu è dato per veicolare una sensazione di angoscia e di dolore. E' ad esempio questo il caso del film di Jarman, Blu. E questo non solo nelle arti contemporanee (dove è più evidente) ma anche nelle opere d'arte moderne o antiche.

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