venerdì 18 dicembre 2009

Testi alle origini: come interpretarli?

Trovarsi a lavorare sui testi antichi significa spesso cercare di tracciare possibili significati per le parole che li compongono. Una lotta contro i mulini a vento: vuoi perché non tutti i termini sono rintracciabili nella letteratura successiva, vuoi perché il loro significato si è sviluppato in una direzione diversa, vuoi per vari altri possibili ostacoli, di fronte ai quali è necessario prendere vie alternative e provare a tracciare sentieri a volte tortuosi, ma che sembrano essere gli unici percorribili.
Il senso di questa sessione vorrebbe allora essere un confronto sulla problematica dell'interpretazione: quando ci si trova di fronte a testi che sono pressoché le uniche testimonianze delle origini di una cultura, quasi in bilico fra mondi, quanto spazio ci si può prendere per comprenderne le parole? Quali confini dobbiamo rispettare? E cosa invece non deve essere rispettato? A quali risorse metodologiche possiamo attingere"?
Quali luoghi, per esempio, si possono scoprire parlando di lingua sacra indoeuropea? Come interpretare il modo in cui il Corano parla di se stesso?

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